Archivi categoria: news

Kings of Convenience: al via domani il tour in Italia

26/10 ore 21 Catania Teatro Metropolitan

29/10 ore 21.15 Bologna Teatro Manzoni

30/10 ore 21.15 Bologna Teatro Manzoni

01/11 ore 13 Milano Teatro degli Arcimboldi

01/11 ore 21 Milano Teatro degli Arcimboldi

Clicca su questo link per acquistare i biglietti adesso!

Il duo norvegese formato da Erlend Øye e Eirik Glambæk Bøe sarà infatti domani 26 ottobre al Teatro Metropolitan di Catania, il 29 e il 30 ottobre al Teatro Manzoni di Bologna e il 1° novembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano con un doppio live, alle ore 13 e alle ore 21.

I live saranno l’occasione per ascoltare dal vivo Peace or Love, il nuovo album dei Kings of Convenience uscito il 18 giugno per Polydor Records. Anticipato dai singoli Rocky Trail e Fever, il disco ha segnato il grande ritorno del duo dopo 12 anni di assenza dalla scena musicale.

“Peace or Love” rappresenta il sound di due vecchi amici che esplorano l’ultima fase della loro vita insieme e trovano nuovi modi per catturare quella magia inafferrabile. Registrato in 5 anni in 5 città diverse, l’album è fresco come l’arrivo della primavera: 11 canzoni sulla vita e sull’amore con la tipica bellezza seducente, la purezza e la chiarezza emotiva che ci si aspetta dai Kings of Convenience.

Eirik Glambeck BoE e Erlend Oye si sono conosciuti a scuola a Bergen, in Norvegia, ed hanno suonato nella stessa band, gli Skog, prima di sciogliersi e formare il duo nel 1999.

Padri del new acoustic movement, pionieri di una nuova ondata di musica intima ed acustica, fautori di un soft pop d’atmosfera per lenire l’anima (Billboard), definiti all’esordio dal Guardian come una confluenza deliziosamente malinconica di Simon and Garfunkel, Nick Drake, Astrud Gilberto e i Pet Shop Boys, i Kings Of Convenience hanno conquistato e incantato il mondo intero con i loro 3 album e raggiunto le vette delle classifiche con indimenticabili canzoni sofisticate e delicate come “Misread”, “I’d Rather Dance with You” e “Mrs. Cold”.

Radio Montecarlo è la radio ufficiale del tour italiano dei Kings of Convenience.

BIO

Erlend Øye e Eirik Glambæk Bøe sono nati entrambi a Bergen, in Norvegia, nel 1975. Si sono conosciuti a scuola ed hanno suonato nella stessa band, gli Skog, prima di sciogliersi e dare vita ai Kings of Convenience nel 1999. In seguito a delle apparizioni in alcuni festival europei, il duo trova un contratto con la casa discografica americana Kindercore. Dopo un breve periodo di lavoro a Londra con l’allora produttore artistico dei Coldplay Ken Nelson, nel 2000 i KOC pubblicano il loro primo album, “Kings of Convenience”,  diretto al solo mercato statunitense e canadese. Il loro debutto su scala mondiale avviene invece l’anno successivo, con “Quiet Is the New Loud”: l’album riprende molte delle tracce già presenti in “Kings of Convenience”, con l’aggiunta di alcune nuove canzoni. Con quest’album il gruppo raggiunge un notevole successo, tanto da dare vita ad una vera e propria nuova scena musicale underground: new acoustic movement, che prende ispirazione dallo stile di Simon & Garfunkel puntando su melodie intricate, sofisticate e molto delicate.

Tale è il successo del loro album che nel 2001 viene pubblicato “Versus”, un album di remix delle tracce di “Quiet Is the New Loud”.

Il secondo album di inediti viene pubblicato nel 2004: “Riot on an Empty Street” suscita un enorme ed inaspettato successo di pubblico, mostrando anche una forte evoluzione nello stile del duo. Mentre le sonorità complesse e delicate rimangono, viene utilizzata una maggiore varietà di strumenti, con un forte apporto di pianoforti e di archi accanto alle irrinunciabili chitarre. Il primo singolo ”Misread” diviene una delle canzoni più popolari dell’estate 2004 -Anche il secondo singolo, ”I’d Rather Dance with You”, accompagnato da un videoclip  molto ironico che gioca sull’aspetto “da secchione” di Øye, viene trasmesso frequentemente dalle televisioni musicali arrivando a vincere gli Mtv Music Awards del 2004 nella categoria miglior video. L’album del 2004 vede anche la collaborazione della cantautrice canadese Leslie Feist in due canzoni: (Know-how e The Build-up).

Nel 2005 il gruppo, stordito dal planetario successo, decide di prendersi una pausa. Durante questo periodo di inattività come Kings of Convenience entrambi i compositori si dedicano a progetti paralleli: Erlend dopo essersi trasferito a Berlino nel 2004 fonda The Whitest Boy Alive, mentre Eirik con gli ex componenti degli Skog dà vita ai Kommode, intraprende gli studi di architettura e diventa padre. Nel giugno del 2008 infine i due si recano all’Esagono Studio di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, città del loro produttore artistico Davide Bertolini, per completare le registrazioni del terzo e ultimo album. Il 25 settembre 2009, cinque anni dopo il precedente, esce quindi: “Declaration of Dependence”.

Il 22 febbraio 2010 esce un loro EP intitolato “Kings of Convenience’s Live Acoustic Sessions – Milan 2009” registrato l’anno prima alla Fnac di Milano.

Sul fronte live i Kings of Convenience hanno continuato a fare tournée in modi sempre nuovi e gratificanti. Nel 2012 hanno suonato spettacoli A-Sides / B-sides: due set totalmente diversi in serate consecutive nella stessa città. Nel 2015, hanno portato in tour “Quiet Is the New Loud” nella sua interezza, insieme a un’intervista sul palco.

Otto anni fa Erlend si trasferisce a Siracusa, in Sicilia, dove nel 2018 insieme a tre musicisti siracusani dà vita al progetto La comitiva con cui si esibisce in diverse parti del globo; Eirik invece decide di rimanere a Bergen, dove tuttora vive.

99 Posse: È uscito il nuovo singolo “Comanda la gang”

Esce oggi, venerdì 2 aprile, “Comanda la gang” il nuovo singolo dei 99 POSSE. Un nuovo brano che arriva a trent’anni dalla loro fondazione, quando, direttamente dal cuore di Napoli, davano il via a una svolta epocale nella musica popolare italiana.

Contemporaneamente all’uscita del singolo, viene rilasciato anche il videoclip ufficiale, scritto e diretto da Mauro Ronga.

Guarda il videoclip ufficiale su YouTube

Una carriera lunga tre decadi, con album pluripremiati come “Curre curre guagliò”, “Cerco tiempo” e “Corto circuito” che hanno segnato la storia di un genere, e migliaia di concerti che hanno cambiato il modo di fare e vivere la musica in Italia e non solo: un’urgenza di scrittura e di espressione che riemerge oggi, con la stessa forza e necessità di allora. 

A cinque anni di distanza dall’ultimo album “Il Tempo. Le Parole. Il Suono”, infatti, i 99 Posse accolgono il proprio trentesimo anniversario come una rinascita e consegnano un nuovo brano figlio della nostra attualità, che raccontano così: “‘Comanda la gang’ apre le danze. Si festeggiano 30 anni dall’inizio di questo viaggio e si festeggiano, citando Stefano Benni, semplicemente svegliandoci. Riteniamo infatti che questo sia il segreto alla base della vita: addormentarsi e svegliarsi un numero esattamente uguale di volte. Niente celebrazioni del passato quindi per questo anniversario che per noi ha più il sapore di una rinascita. Apriamo le danze con un pezzo di attualità dal sapore d’altri tempi, provando a descrivere le miserie della politica italiana con immagini ironiche forti, immediate, semplici, taglienti, provocatorie, dissacranti, proprio come nei primissimi brani, da ‘Salario garantito’ a ‘O’ Documento’ e ‘Ripetutamente’ per intenderci, ma questa volta con un sound e un arrangiamento potenti e rabbiosi, a completare il range di emozioni che abbiamo provato nel realizzarlo e che quindi ci piacerebbe comunicare. Il pezzo non era previsto, stavamo lavorando ad altro quando è iniziata questa crisi di governo che ci ha immediatamente fatto infuriare, ma anche morire dal ridere, e quasi contemporaneamente ha iniziato a stimolare la fantasia.

Alla fine hanno fatto davvero ciò che temevamo, e lo hanno fatto esattamente come lo avevamo immaginato.

Adesso tocca a noi.

La cover del singolo, disegnata da Davide Toffolo

99 POSSE – Biografia

Il 10 maggio 1991 nasce il centro sociale occupato autogestito Officina 99. Il 9 ottobre dello stesso anno nascono i 99 Posse, come diretta espressione del C.S.O.A. e delle nuove culture urbane che trovano nella musica un veicolo potente. I primi storici singoli del gruppo, “Rafaniello” e “Salario Garantito”, danno la stura a quell’onda rap e raggamuffin che segnerà una svolta epocale nella musica popolare italiana.

Nell’anno successivo il singolo “Sott’attacco dell’idiozia” vede la prima forma di collaborazione stretta e dinamica fra tre gruppi napoletani: 99 Posse, Bisca, Almamegretta. È qui che si gettano le basi per il supergruppo Bisca99Posse che in due anni girerà l’Italia con più di 200 date e con picchi di 15000 persone (il mattatoio 1994).

Il primo album dei 99 Posse, “Curre curre guagliò”, datato 1993, fa anche da colonna sonora del film “Sud” di Gabriele Salvatores, legato all’argomento dei centri sociali, in cui collabora anche un giovanissimo Speaker Cenzou. L’album si aggiudica la Targa Tenco come miglior disco in dialetto dell’anno. Nel gennaio dello stesso anno il gruppo si esibisce dal vivo suonando la canzone Napoli nel programma televisivo Avanzi, in onda su Rai 3, esprimendo, alla fine della canzone, la propria contrarietà ad un imminente sgombero che avrebbe dovuto interessare in quel periodo il centro sociale Officina 99.

Nel 1994, oltre al doppio album live dei Bisca99Posse “Incredibile opposizione tour 94”, nasce anche l’etichetta discografica Novenove, che lavora per dare spazio alle giovani voci emergenti che altrimenti non troverebbero spazio nell’industria musicale italiana. L’uscita di “Guai a chi ci tocca” (1995) determina la fine della collaborazione fra Bisca e 99 Posse, che tornarono a suonare ognuno con la propria originaria formazione e segna anche la prima apparizione nella discografia dei 99 Posse della cantante Maria Di Donna (in arte “Meg”), che diventa parte integrante del gruppo a partire dall’album successivo.

Nel 1996 i 99 Posse totalizzano, con “Cerco tiempo”, oltre 80.000 copie vendute conquistando il “Disco d’oro”. Il 1998, invece, è l’anno di “Corto circuito”, che raddoppia le vendite di “Cerco tiempo”, raggiungendo le 160.000 copie.

Nel 2000 esce il loro ultimo album completamente inedito, “La vida que vendrà”. Il successivo “NA9910°”, infatti, ultimo album pubblicato dei 99 Posse al completo, pubblicato in onore dei 10 anni del gruppo nel 2001, anno in cui i 99 Posse di fatto si sono sciolti, contiene solo due tracce inedite, “Amerika” e “Stop that train”. Anche questo album si aggiudica la Targa Tenco.

Nel 2003, i 99 Posse prendono strade diverse: ‘O Zulù pubblica un disco con il suo nuovo gruppo, gli Al Mukawama (dall’arabo, “La Resistenza”) (disco omonimo), formato da Neil Perch degli Zion Train e Papa J, oltre a Persico, che è stato la colonna sonora del film di Antonio Bocola e Paolo Vari “Fame chimica”, incentrato sulle vicende di un gruppo di ragazzi di periferia, alle prese con intolleranza e disoccupazione.

JRM è impegnato con Jovine, progetto musicale intrapreso insieme al fratello Valerio. A novembre del 2005 esce “Ora” (Manifesto/Novenove) e in poco più di 2 mesi vende circa 3000 copie.

Marco Messina lavora invece al progetto “Resina” insieme al gruppo “Retina.it” e inoltre ha al suo attivo un album con Meg, con il nome di “La Tempesta”, prodotto dai due sotto il nome di Nous, oltre a continuare a collaborare con lei di tanto in tanto.

Il 18 luglio 2009 i 99 Posse tornano ad esibirsi insieme a Piazza del Gesù a Napoli, in un concerto organizzato dai movimenti napoletani contro la repressione e contro l’arresto di 21 attivisti per i fatti del G8 dell’Università di Torino: questo segna il ritorno in attività dei 99 Posse dopo 7 anni.

Il 12 settembre 2009 i 99 Posse ufficializzano la loro riunione con un concerto nella storica Piazza Mercato a Napoli. A questo evento seguono 85 concerti in giro per la penisola con puntate a Londra ed in Spagna.

Il 7 giugno 2010 i 99 Posse pubblicano il singolo “Antifa”, rendendolo liberamente scaricabile dal sito di XL Repubblica. Si tratta del primo singolo inedito dopo la loro reunion.

A ottobre 2011 esce l’album “Cattivi Guagliuni” prodotto dalla propria etichetta discografica Novenove e distribuito da Artist First, il videoclip che anticipa l’album è stato girato al Lido di Venezia durante il 68° Festival del Cinema con la regia di Abel Ferrara.

Il 25 marzo 2014 esce “Curre Curre Guaglio’ 2.0 – Non un passo indietro”, il disco che ripercorre i grandi successi della loro prima discografia e una carriera da record. Un album che celebra e rivitalizza un disco storico, grazie anche ai numerosi e importanti featuring con Alborosie, Mama Marias, Caparezza, J-Ax, Clementino, Pau dei Negrita, Punkreas, Samuel, Banda Bassotti, Francesco Di Bella, Ensi, Signor K e Bonnot, Valerio Jovine, Enzo Avitabile e i Bottari, Roy Paci, e molti altri.

Oltre ai “remake”, in “Curre Curre Guaglio’ 2.0 – Non un passo indietro” sono presenti anche 4 brani inediti.

Il 22 aprile 2016 esce l’ultimo disco dei 99 Posse, intitolato “Il Tempo. Le Parole. Il Suono.”

Nel 2021 si celebra il 30esimo anniversario dalla nascita del gruppo. La band, rientra in studio e inizia un nuovo percorso che vedrà il progressivo rilascio di nuovi brani, di cui “Comanda la gang” è il primo tassello. Il singolo uscirà il 2 aprile.

Quando la musica diventa “Magic” – intervista a Roberto AlBini

Esce oggi Delightful, il terzo EP del dj producer Roberto Albini feat. Miss Ade C. Ma in realtà, il viaggio musicale di Roberto continua inarrestabile da qualche mese, da quando è uscito il suo secondo album da solista Magic.

L’album in questione estende gli orizzonti musicali di Roberto, che spazia tra suoni e strutture melodico-armoniche senza alcuna restrizione, toccando note (non solo musicali) di grande effetto.

Roberto Albini ha iniziato la sua carriera artistica nel 1985 all’età di 15 anni, collaborando con alcune emittenti radiofoniche e diversi locali notturni nella zona dei castelli di Roma. Il sound di Albini spazia tra diversi generi musicali: House, Garage, Deep, Soulful ed Electro House. Nel febbraio 2008 inizia il suo viaggio discografico con “Doctor Music Rec., Con il lancio dei singoli” Free Spirit ” e “Northern Wind”, fondata con Daniele Piredda. Il duo inizia anche a collaborare con artisti internazionali per la creazione e la produzione di remix. Negli anni alterna il lavoro di produttore a quello di conduttore radiofonico e nel 2012 intreccia la sua strada con quella di Miss Ade C. Dal 2016 è uno degli artisti dell’etichetta Mastercut Records.

Di seguito, un’intervista dedicata ai suoi progetti professionali più recenti, per conoscere da vicino la musica di Roberto.

Quello che stiamo vivendo è un periodo non facile per la musica. Ma tu sei instancabile e non ti fermi mai: mi racconti a cosa hai lavorato negli ultimi tempi?

In questo periodo sono accadute molte cose, professionalmente parlando. Una cosa che non è cambiata, e credo resisterà molto a lungo, è la mia stretta collaborazione con uno degli artisti più amati dal nostro pubblico, vale a dire, il mio amico Paolo Del Prete. Infatti, con lui svolgo una buona parte delle mie produzioni di questi ultimi anni. Potremmo dire, lo zoccolo duro della Mastercut Records (nostra Label). Per quanto riguarda nello specifico tutto ciò che abbiamo prodotto, invito tutti a visitare i nostri social in particolar modo la pagina Facebook della nostra etichetta “Mastercut Records”. Però, voglio menzionare, tra tutte le produzioni, il Rework di un suo successo con gli High Resolution degli anni 80 chiamato “Sweepin’ Off”, rivisitato dal sottoscritto ed interpretato da diversi cantanti, sia in chiave vintage che moderna. Questo progetto è attualmente in lavorazione, ben presto sarà disponibile in tutti gli stores. Attualmente sono in vendita, una mia Regrooved Instrumental, una Vocal Version cantata da Miss Ade C ed una Vocal Version con la voce di Sabryna Syrio. Prossimamente, arriveranno altre versioni.
In parallelo, ho collaborato anche con diversi artisti sparsi nel globo, alcuni sono vecchie conoscenze, altri si sono aggiunti di recente. per citare qualche nome: Gli Americani Meisha Moore, Marsha Bond, Anthony Poteat. Gli Italiani Miss Ade C, Stella Sanna, Simona Balducci, Lorenzo Perrotta. Non ultimo voglio citare Daniele Piredda, compagno di viaggio da una vita, protagonista di mille avventure musicali e per questo, merita una distinzione particolare.

Il sound di queste produzioni è sempre lo stesso?

Beh, c’è da dire che seguo una linea principale, ma mi piace spaziare. Di conseguenza, essendo poliedrico, il sound delle mie produzioni spazia dalla Soulful, Deep, Afro, Chillout, Pop, PsyTrance e… reggiti forte, Techno. Con Paolo abbiamo deciso di sconfinare anche in questo genere, con un progetto a più tappe, chiamato “Techno X-Perience” con i vari volumi che si susseguiranno. Un progetto destinato a una fetta di pubblico che ama questo genere. Poi, voglio anche citare un progetto che era in cantiere da diversi anni e che, in questo periodo ha visto la luce, e cioè, un viaggio nelle sonorità Lounge/Chillout intrapreso con la cantante Miss Ade C, che presta la sua voce suadente sulla mia musica.
Siamo partiti con il primo E.P. chiamato “Charme”, abbiamo proseguito con “Appeal”, e adesso è la volta del terzo E.P. chiamato “Delightful” che sarà disponibile in tutti gli stores dal 26 Marzo.

Per il prossimo futuro, invece, cosa hai in serbo?

In questo periodo tra i vari progetti, è uscito il mio quinto Album (il secondo da solista). Fino ad oggi ho prodotto cinque Album, tre con Paolo Del Prete (Mantra Album Part 1, Part 2, Part 3), poi il mio primo da solista “Kind Regards” uscito a novembre del 2018, ed ora, “Magic”, in tutti gli stores dallo scorso 8 gennaio 2021. “Magic” è un lavoro che va ascoltato dalla prima all’ultima traccia in quanto, le stesse sono collegate tra loro. Una sorta di viaggio che sicuramente guiderà l’ascoltatore in diverse situazioni emotive. Il resto, è storia da continuare a scrivere.

Acquista Magic a questo link e segui Roberto Albini su Spotify

“APPEAL E.P.” da oggi disponibile su tutti gli store

Continua il viaggio musicale di Roberto Albini e Miss Ade C. Da oggi, su tutte le piattaforme digitali, è disponibile “Appeal E.P” (Mastercut Records) il nuovo lavoro del dj producer, accompagnato, anche stavolta, dalla voce suadente di Miss Ade C.

Appeal è la prosecuzione del precedente lavoro Charme E.P. che, attraverso un sound morbido e sensuale, ha avuto il potere di incantarci tutti.

Con Appeal, invece, le atmosfere diventano ancora più ipnotiche e intriganti: lo stile Lounge/ Chillout, che abbiamo imparato a conoscere attraverso Charme, resta la cifra stilistica dei nuovi tre brani che compongono l’EP.

Con Evanescent |Fell from the Sky | Who Am I, basta chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dall’incantevole voce di Miss Ade C. in un’atmosfera alternativa totalmente rilassante.

Le tracce di Appeal E.P. sono acquistabili da questo link: TRAXSOURCE

BIOGRAFIA

Roberto Albini

Roberto Albini ha iniziato la sua carriera artistica nel 1985 all’età di 15 anni, collaborando con alcune emittenti radiofoniche e diversi locali notturni nella zona dei castelli di Roma. Il sound di Albini spazia tra diversi generi musicali: House, Garage, Deep, Soulful ed Electro House. Nel febbraio 2008 inizia il suo viaggio discografico con “Doctor Music Rec., Con il lancio dei singoli” Free Spirit ” e “Northern Wind”, fondata con Daniele Piredda. Il duo inizia anche a collaborare con artisti internazionali per la creazione e la produzione di remix. Negli anni alterna il lavoro di produttore a quello di conduttore radiofonico e nel 2012 intreccia la sua strada con quella di Miss Ade C. Dal 2016 è uno degli artisti dell’etichetta Mastercut Records

Segui Roberto Albini su Spotify

Miss Ade C.

Nata sotto il segno della musica e dell’arte, lascia scorrere la vita ascoltando la propria colonna sonora. Pittrice di trompe l’oeil, speaker radiofonica, autrice, cantautrice, insegnante, curiosa nella vita e spugna del sapere a 360°. Cantante per passione da sempre. Dal piano bar a soprano in diversi cori, diventa Miss Ade C. nel panorama musicale. Nel futuro? Un libro da pubblicare, dischi da incidere e mai smettere di sognare.

Radio Ouija, il video omaggio all’Horror di Luca Worm

Luca Worm, già chitarrista degli Animatronic, di cui è fondatore insieme a Luca Ferrari dei Verdena, ha pubblicato il nuovo video di “Radio Ouija”. brano di chiusura di “Now”, il suo disco d’esordio uscito a Dicembre 2020.

Guarda il videoclip su Youtube

Luca Worm sul brano: ‘La mia visione della Radio come tramite tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Scritta di getto su richiesta durante un contest a cura del Red Wine Smoking Club per Radio Croda, tema centrale: la Radio in qualsiasi sua sembianza’

Il regista Stefano P. Testa:

‘Il videoclip di Radio Oujia è un omaggio al cinema horror degli anni ’80 incentrato sulla possessione demoniaca. Per citarne un paio, Evil Dead (1981) di Sam Raimi e Demoni (1985) di Lamberto Bava. Il linguaggio audiovisivo utilizzato è invece quello del found footage, genere cinematografico diventato celebre a fine anni ’90 con The Blair Witch Project (1999), ossia la costruzione di un film partendo dal ritrovamento (fittizio) di filmati amatoriali.

La storia è semplice: cinque giovani sbandati si dirigono in una casa nel bosco per ubriacarsi e fare casino. Giunti alla baita fatiscente trovano una chitarra elettrica (probabilmente dimenticata dal Signore delle Tenebre), quindi hanno la brillante idea di disegnare una tavola Ouija sul retro di quell’infernale strumento.

Invocheranno uno spirito maligno affamato di anime mortali.

Se tra i lettori c’è qualcuno che ha subìto la stessa sorte (può capitare a chiunque per carità), all’inizio e alla fine del video può trovare il numero del Dottor Gianfranco Medium, in grado di offrire una valida soluzione al problema. Citando l’illustre spiritologo: “il 15% degli italiani, e questo è stato statisticamente provato, sono indemoniati.”

Che sia un fenomeno contagioso?

Biografia

Luca Worm è un chitarrista e compositore bergamasco in attività da oltre dieci anni. Conosciuto in ambito locale per aver militato in svariati gruppi e collezionato diverse partecipazioni grazie alle sue doti, nel 2017 ha vinto il premio di “Best Guitarist of the Year” al Tour Music Fest e recentemente è stato protagonista di un fortunato Tour con gli Animatronic, di cui è fondatore insieme a Luca Ferrari dei Verdena e con i quali ha portato in tutta Italia il disco REC (La Tempesta).

A Dicembre 2020 Luca ci presenta il suo primo album solista, anticipato dal video di “My Example”

Accompagnato da Cristian Negrini al basso e Mauro Ferretti alla batteria, “Now” propone un crossover di generi: cavalcate hard rock, sprazzi di blues e pop, il tutto alternando cantato e strumentale e sfoderando una tecnica pazzesca.

Link

SoundcloudBandcampSpotify

YouTubeFacebookInstagram

Renzo Rubino: Fuori ora il nuovo singolo “Lasciami stare”

Esce oggi, venerdì 12 febbraio, “LASCIAMI STARE” (Rodaus), il nuovo singolo di RENZO RUBINO che racconta il dialogo con “la voce interiore”, che ognuno affronta da quando la pandemia ci costringe a passare più tempo con noi stessi e a fare i conti con le nostre virtù e paure.

Ascolta il brano

Più o meno in questo periodo, nel 2020 cominciava il lockdown nazionale. Come tutte le situazioni “estreme”, questa condizione ha costretto tutti a fare i conti con i propri limiti ma anche con le proprie virtù, con il coraggio e con le paure, con spazi piccoli che devono diventare enormi per poterli trasformare in “MONDO”. Il cielo, che non si può che guardare dalla finestra, diventa più limpido che mai e il frastuono della città diventa silenzio. Il sentimento che lega tutto questo è la Malinconia, che è la Felicità di essere Tristi.

È con queste parole che RENZO RUBINO racconta il suo nuovo singolo “LASCIAMI STARE” (produzione artistica Andrea Rodini e Giovanni Sala – produzione esecutiva Giungla Factory), il primo dopo la magica esperienza della seconda edizione del suo “Porto Rubino”, il festival ideato dallo stesso artista e diventato un docu-film presentato alla 15ma edizione della Festa del Cinema di Roma e trasmesso poi su SkyArte.

Un brano, scritto interamente da Rubino, che grazie al tocco di Mauro Ottolini, all’arrangiamento dei fiati, e di Andrea Beninati, all’arrangiamento della sezione ritmica, riesce a trasmettere tutta la malinconia, i dubbi e le domande sul futuro che ognuno di noi si pone dall’inizio della pandemia.

Ma “LASCIAMI STARE” racconta anche il silenzio composto degli artisti nel primo lockdown, la sofferenza per la mancanza dei live e del rapporto diretto col pubblico, l’incognita costante per ciò che verrà, da un anno a questa parte. Alla fine di tutto, però, la speranza trova sempre spazio. Così, per RENZO RUBINO, “Lasciami stare” diventa un vero e proprio “Canto contro il malessere”.

Biografia

Renzo Rubino nasce a Taranto nel Marzo 1988, inizia in ambito locale con la sua band, il suo primo Ep arriva nel 2011 con Farfavole e nello stesso anno è vincitore di Musicultura. Nel 2012 vince l’accademia di Sanremo per partecipare all’edizione 2013 con il brano “Il postino” contenuto nel disco “Poppins”. In questa occasione vince il premio della critica Mia Martini. Torna a Sanremo nel 2014 classificandosi terzo con i brani “Ora” e “Per sempre e poi basta” vincendo il premio dell’orchestra come miglior arrangiamento. Partecipa come ospite fisso nel 2015 a Fuori che tempo che fa, suona in Italia e in Europa e scrive musiche per il teatro. Nel 2017 esce il suo terzo disco “Il gelato dopo il mare” tra i 25 più bei dischi dell’anno secondo Panorama. Nel 2018 torna a Sanremo con “Custodire” prodotto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Nel 2019 va per mare con il suo festival “Porto Rubìno“. Alla seconda edizione de 2020 diventa anche docufilm per SkyArte presentato al festival del cinema di Roma a cui partecipano importanti artisti del panorama italiano.

Segui Renzo Rubino su InstagramFacebookYoutubeSpotify

La Municipàl: fuori il nuovo doppio singolo “La terza stagione di Dark/Finisce qui”

“LA TERZA STAGIONE DI DARK/FINISCE QUI” è il nuovo doppio singolo de LA MUNICIPÀL. Si tratta del quarto capitolo del progetto “Per resistere alle mode”, caratterizzato dall’uscita di 5 doppi singoli (rilasciati in digitale e in formato vinile 45 giri a tiratura limitata) prodotti da luovo e Artist First, che saranno poi raccolti in una speciale pubblicazione a completamento del percorso.

Ascolta i brani su Spotify

Un inizio 2021 molto importante per La Municipàl, che ha aperto il nuovo anno firmando la sigla di “Magazzini Musicali”, il programma televisivo dedicato alla musica in onda su Rai2, e che ha visto Carmine Tundo riscuotere grande consenso con il disco “Gran Riserva”, album di debutto del suo nuovo progetto sotto il nome Diego Rivera.

Ora, con l’uscita del doppio singolo “La terza stagione di Dark/Finisce qui”, continua il percorso di “Per resistere alle mode”: un tracciato che amplia il concetto di album e diventa “viaggio interiore” attraverso canzoni che mettono a nudo le tante anime, spesso contrastanti, del progetto musicale guidato da Carmine Tundo.

PER RESISTERE ALLE MODE – IL PROGETTO”

“PER RESISTERE ALLE MODE” è il nuovo viaggio de La Municipàl. Un percorso artistico originale che amplia il concetto di album e diventa “viaggio interiore” attraverso canzoni che mettono a nudo le tante anime, spesso contrastanti, del progetto musicale guidato da Carmine Tundo.

“Per resistere alle mode” è stato inaugurato a febbraio 2020 con l’uscita del primo doppio singolo “Quando crollerà il governo/Fuoriposto” e con l’annuncio di una prima serie di concerti, il “Fuorimoda Tour”, originariamente previsto in partenza a marzo, tuttavia sospeso in seguito alle ordinanze governative per l’emergenza coronavirus.

Al primo doppio singolo, sono seguiti “Canzone d’addio/Che cosa me ne faccio di noi” e “L’Orsa Maggiore/Al Diavolo”, il secondo e il terzo capitolo di questa inusuale pubblicazione discografica.

“Per resistere alle mode” è un ulteriore avvicinamento verso la parte più vera di noi stessi, l’approdo alla consapevolezza di essere Fuorimoda e sentirsi a proprio agio in questa condizione.

È questa una presa di coscienza che coinvolge l’intero progetto de La Municipàl, che apre ora al nuovo percorso con molte novità, anche di formazione, oltre ad un rinnovato approccio stilistico e comunicativo.

L’intero progetto, inoltre, non verrà mai stampato su CD, ma si incarnerà in forme e formati di diffusione non convenzionali, in cui ogni doppio singolo sarà caratterizzato da un forte dualismo tra lato A e lato B di ogni uscita.

La Municipàl, negli ultimi anni, si è imposta come una delle migliori realtà musicali della propria generazione, ricevendo un forte apprezzamento da parte della critica che ha recensito e accolto con entusiasmo “Bellissimi difetti”, l’ultimo album rilasciato nel marzo 2019.

Lo scorso anno, inoltre, ha visto La Municipàl raggiungere una media di 160mila ascoltatori mensili su Spotify, superando i 4 milioni di stream e oltre 10 milioni di visualizzazioni su YouTube, registrando anche un importante incremento del pubblico ai concerti, grazie a una dimensione live che mette in risalto l’enorme potenzialità di questo progetto.

Dopo aver partecipato al Primo Maggio Roma, vincendo nel 2018 il contest 1MNext, La Municipàl è tornata sul palco del concertone in Piazza San Giovanni anche nel 2019 e, con il tour di “Bellissimi difetti”, ha fatto tappa nei principali club della penisola e in numerosi festival prestigiosi, quali Cous Cous Festival, Giffoni Film Festival, Voci per la libertà, Le Giornate del Lavoro, e moltissimi altri, proponendo un set che ha riscosso grandissimo successo.

LA MUNICIPÀL – BIOGRAFIA

La Municipàl nasce nel 2013. Ne fanno parte i fratelli Carmine e Isabella Tundo.

La proposta musicale è da subito solida, anche grazie al bagaglio di esperienza che un giovanissimo Carmine aveva già alle spalle – un Sanremo giovani nel 2010 con il progetto Romeus, un brano scritto per Malika Ayane, una vittoria assoluta alla XXII edizione di Musicultura nel 2011.

Il 27 maggio 2016 è la data di pubblicazione del loro album di esordio Le nostre guerre perdute, prodotto interamente da Carmine. Testi e musiche sono immediatamente riconoscibili e intercettano un disagio generazionale che dalla provincia si fa strada nelle grandi città. La matrice musicale è rock con una fortissima attitudine alla melodia.

Il tour di presentazione porta la band ad aprire i concerti di Skunk Anansie, Daniele Silvestri, I Ministri, Subsonica e a partecipare a diversi programmi radio e tv. Nel dicembre dello stesso anno a sorpresa, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro reinterpreta il brano Discografica Milano in un video che diventa virale sui social. Il brano entra così nelle classifiche Spotify tra i brani più ascoltati del mese.

A maggio 2018 la band vince il contest 1MNext che gli permette di suonare sul palco del Concertone del Primo Maggio di Roma a Piazza San Giovanni con il brano Lampadine. La canzone è contenuta in BSide, secondo lavoro discografico della band, pubblicato quello stesso anno dapprima in forma di EP e successivamente completato, nel 2019, con l’inserimento di due nuove tracce: Cartoline di fine estate e Come ci fotte l’amore.

A giugno 2018 esce la canzone I Mondiali del ‘18 e a luglio dello stesso anno Italian Polaroid. Seguono poi Mercurio Cromo (settembre 2018) e Punk Ipa (dicembre 2018). Questi brani sono il preludio al terzo album di inediti de La Municipàl, Bellissimi Difetti, che vede la luce il 29 marzo 2019, prodotto da iCompany per Iuovo / Artist First.

All’uscita del disco segue la pubblicazione di altri due estratti: Finirà tutto quanto e I tuoi bellissimi difetti. Il video di quest’ultimo viene presentato in anteprima esclusiva su rollingstone.it.

Il disco ottiene grandi apprezzamenti da parte della critica e del pubblico, che ai concerti, sempre più affollati, decreta La Municipàl come una delle realtà musicali più importanti della propria generazione.

James Senese: nel 2021 il nuovo album e l’uscita del documentario “James”

James Senese annuncia due importanti novità nell’anno appena iniziato. Nella tarda primavera l’artista napoletano pubblicherà un nuovo album di inediti, oltre all’uscita del documentario “James” di Andrea Della Monica, presentato con successo alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel settembre 2020.

Speriamo che questo 2021 ci porti pace e salute per tutti noi, ne abbiamo bisogno.

In un momento difficile come quello che stiamo attraversando ormai da quasi un anno, è importante continuare a guardare avanti, sperando di poter tornare alla normalità e a suonare dal vivo la prossima estate per presentare i brani del nuovo disco”. JS

Se il suo percorso artistico è ormai giunto al giro di boa del mezzo secolo – il primo album degli Showmen è datato 1969 –, la storia personale di Gaetano Senese in arte James affonda le radici nell’Italia, e in particolare nella Napoli, dell’immediato dopoguerra.  

Figlio di una ragazza napoletana e di un soldato afroamericano, cresciuto ai confini della città di Napoli, che da campagna ha visto trasformarsi in periferia, James Senese è stato a lungo alla ricerca di un’identità. Una ricerca che ha acquistato un senso quando ha iniziato a confrontarsi con le note dei grandi jazzisti americani. Appropriandosi di quella musica, infatti, James vi ha riversato tanto i conflitti di cui era testimone quanto quelli di cui era protagonista, senza mai allontanarsi dalla sua terra. Proprio questa tensione continua tra un legame viscerale e profondo con la sua città e l’anelito di ricongiungersi con la terra di suo padre attraverso la musica, rende l’esperienza musicale di James Senese un unicum dall’identità mai pacificata. 

Partendo dall’incontro con Mario Musella e gli Showmen, alla formazione dei Napoli Centrale – band seminale che ha tracciato il percorso di quel “Neapolitan Power” e che ha fatto di Napoli una delle città più creative e stimolanti dal punto di vista musicale – sino al sodalizio artistico e umano con Pino Daniele con il quale ha condiviso palco e studio per i suoi primi fondamentali album, Senese non ha mai rinunciato a comunicare la sua visione del mondo, la necessità per un musicista di veicolare un messaggio, un’idea, e non essere mero intrattenitore.

E’ molto difficile parlare di se stessi, nonostante la mia musica da molti anni dica chi sono, meglio di tante parole. Ciononostante voglio farlo con questo breve scritto.

Sono arrivato all’età di settantacinque anni felice di questo traguardo. Il tempo è una cosa che assume significato col passare degli anni; da giovane ci fai poco caso, non te ne curi. Ma poi quando comincia a correre cerchi di fissarlo, di rallentarlo. Io lo faccio armato di sax e sentimento.

Sono nato nel 1945, anno della fine della guerra, da padre americano e madre napoletana. Sin da piccolo ho sempre cercato di contrastare quello che ritenevo ingiusto, primo fra tutti il pregiudizio. Sicuramente il colore della mia pelle ha contribuito a sviluppare questo sentimento. Immaginatevi come poteva sentirsi nel 1960 un ragazzo di quindici anni napoletano guardandosi allo specchio, vedendosi diverso dai miei coetanei, e da quello che la società del dopoguerra imponeva. Insomma, ho avuto la mia parte di complessi da superare, cercando di sentirmi uguale agli altri che spesso non mancavano di far notare la mia “diversità”.

Poi un giorno ho scoperto lo strumento che ha cambiato per sempre la mia vita, il sassofono.

Lì ho condensato tutte le mie angosce, le mie paure, soffiandole via, letteralmente. Ho capito che potevo liberarmi di tutti i problemi, che potevo scacciare i timori che attanagliavano la mia anima. Sono di famiglia modesta, per non dire povera. Suonando decisi che avrei voluto parlare degli ultimi, di quelli che non ce la fanno, di quella parte di popolo che vive a testa bassa per portare a casa la pagnotta; ma avrei anche voluto parlare di amore e rispetto per le persone.

Non mi è mai interessato il denaro. Ho rinunciato a contratti importanti che mi avrebbero però fatto tradire quello in cui credevo, e credo ancora; la coerenza e l’onestà artistica.

Credo di essere diventato un buon musicista e un buon compositore, con sentimenti forti, lasciando da parte gli egoismi e i personalismi; ringraziando invece per quello che in cinquanta anni di musica ho ottenuto.

Di questo devo dire grazie a Dio, alla mia famiglia, che mi hanno dato la forza e i giusti valori.

Credo che soltanto il rispetto e l’accoglienza dell’altro, del diverso, possa contribuire alla pacificazione delle persone, e ci dia quella parte di felicità necessaria per amare il prossimo.” James Senese

Fuori ora Charme, Il nuovo EP di Roberto Albini feat. Miss Ade C.

Dal 25 gennaio sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali Charme E.P. il nuovo lavoro firmato dal dj producer Roberto Albini e dalla cantante e conduttrice radiofonica Miss Ade C.

Si intitola Charme E.P. (et. Mastercut Records) il nuovo lavoro del dj Roberto Albini, questa volta accompagnato dall’incantevole voce di Miss Ade C.

Lo stile Lounge/Chillout di Albini unito alla voce ipnotica e ammaliante di Miss Ade C. sono una combo perfetta: il risultato è un EP di tre brani, ai quali seguirà presto una seconda parte, attualmente già in produzione.

In Charme tutto è incantevole: le linee sensuali e melodiche si amalgamano alla superlativa voce di Miss Ade C. al suo primissimo esordio da cantante.

Tre tracce, un solo comune denominatore: l’amore.

I Take Care, Inside You, Looking for Love, tre brani sensuali e rilassanti, uniti da un unico fil rouge emotivo.

Charme E.P. è acquistabile da questi link: TRAXSOURCE e JUNODOWNLOAD

BIOGRAFIA

Roberto Albini

Roberto Albini ha iniziato la sua carriera artistica nel 1985 all’età di 15 anni, collaborando con alcune emittenti radiofoniche e diversi locali notturni nella zona dei castelli di Roma. Il sound di Albini spazia tra diversi generi musicali: House, Garage, Deep, Soulful ed Electro House. Nel febbraio 2008 inizia il suo viaggio discografico con “Doctor Music Rec., Con il lancio dei singoli” Free Spirit ” e “Northern Wind”, fondata con Daniele Piredda. Il duo inizia anche a collaborare con artisti internazionali per la creazione e la produzione di remix. Negli anni alterna il lavoro di produttore a quello di conduttore radiofonico e nel 2012 intreccia la sua strada con quella di Miss Ade C. Dal 2016 è uno degli artisti dell’etichetta Mastercut Records

Segui Roberto Albini su Spotify

Miss Ade C.

Nata sotto il segno della musica e dell’arte, lascia scorrere la vita ascoltando la propria colonna sonora. Pittrice di trompe l’oeil, speaker radiofonica, autrice, cantautrice, insegnante, curiosa nella vita e spugna del sapere a 360°. Cantante per passione da sempre. Dal piano bar a soprano in diversi cori, diventa Miss Ade C. nel panorama musicale. Nel futuro? Un libro da pubblicare, dischi da incidere e mai smettere di sognare.

“Home” il ritorno a casa di Dario Distasi

E’ uscito il 3 dicembre e si intitola “HOME”: si tratta del nuovo singolo di DARIO DISTASI, cantautore rock molisano. Il brano segna il ritorno dell’artista sulla scena musicale italiana dopo gli anni in UK. Disponibile anche il videoclip del brano.

Sono 816 mila gli italiani che negli ultimi dieci anni sono emigrati all’estero in cerca di un futuro migliore. Si parla di lavoro, di opportunità, ma sempre troppo poco dei risvolti psicologici ed emotivi che in tanti subiscono: dalla mancanza di punti di riferimento alla solitudine. La gioia del rientro per le vacanze e il grande vuoto quando l’aereo decolla per il rientro oppure la mancanza di un semplice abbraccio dell’amico di sempre o del calore della famiglia.

E’ di questo groviglio di sentimenti ed emozioni che parla “Home”, l’ultimo singolo di Dario Distasi, prodotto da Chris Taylor presso i Noiseboy Studios di Manchester, UK e masterizzato da Pete Maher (U2, Depeche Mode, Snow Patrol). Un brano rock, dal sound di ispirazione chiaramente americana, che con grinta e sincerità racconta i sentimenti di un giovane italiano all’estero. Accompagna il brano il videoclip per la regia di Matteo Castelluccia.

GUARDA IL VIDEOCLIP DI “HOME”

Ho vissuto molti anni lontano da casa – racconta Distasi – In UK, poco prima di decidere di tornare in Italia, ho impulsivamente e casualmente scritto “Home”. Un brano che parla della sensazione di non avere riferimenti, della disillusione, del non sapere quale luogo chiamare casa se non c’è qualcuno ad aspettarti. Forse sapevo già che Casa era il posto in cui dovevo tornare per avere un nuovo punto di partenza.”

Dario Distasi è un cantautore rock di origini molisane, classe 1985. Inizia molto presto a suonare la chitarra e comporre brani propri ma la svolta arriva dopo la laurea, quando decide di trasferirsi a Manchester, città dalla fervente scena musicale, dove inizia a girare pub e locali da solista, cantando le proprie canzoni.

Quello di Distasi è sound prettamente americano, come lo sono le sue influenze, da Sting a Dave Matthews, da Myles Kennedy agli Audioslave. Così, dopo la pubblicazione del primo miniEP “Coming Around”, decide di registrare nuovi pezzi a Nashville, Tennessee, USA. Qui entra in contatto con Drew Middleton, produttore pluripremiato dalla BMI (la SIAE Americana) per le proprie produzioni. Con Middleton produce nel 2019 l’Ep “Letting Go”, dal quale sono estratti due singoli “Stuck in here” e “When The Lights Go Down” che hanno incontrato i favori di pubblico e critica sia negli Usa che in Europa.

Nel 2020 decide di rientrare in Italia, dove fonda un nuovo progetto musicale con una nuova backing band senza però abbandonare il sound e le scelte musicali percorse in UK e USA.